Ancora brutte notizie per i cittadini, questa volta l’avviso ufficiale è di Arera e riguarda i clienti vulnerabili e le bollette del gas.
Negli ultimi mesi c’è stata una grande confusione riguardo luce e gas determinata da una serie di modifiche, prima per il ritorno alle tariffe standard senza agevolazione IVA, poi per il passaggio al mercato libero, le accise e gli oneri crescenti e in ultimo anche la notizia che prevede, dal questo mese, un profondo cambiamento per le tariffe agevolate.
Una situazione molto complessa che ha interessato le famiglie che si trovano a fronteggiare aumenti generalizzati e devono quindi capire come poter gestire al meglio la situazione senza troppi danni. Ci sono bonus e tariffe specifiche, condizioni particolari come quelle dei clienti vulnerabili ma, anche in questo caso, bisogna valutare bene i dettagli.
Arera è la società che gestisce le reti, le forniture e anche quindi quelle che sono le varie aziende e un mercato che deve essere libero e competitivo. Ciò garantisce maggiore libertà di scelta agli utenti e la possibilità di risparmiare entro specifiche condizioni. Le ultime notizie, però, non fanno ben sperare. Pare infatti prospettarsi all’orizzonte un ulteriore aumento e questa volta non riguarderà solo i clienti in modo generalizzato, ma anche quelli che appartengono a categorie vulnerabili e che quindi fino ad oggi sono stati tutelati maggiormente.
L’incremento è fissato nella misura dell’1.1% e quindi determinerà, in base ai propri consumi, una maggiorazione economica che potrebbe essere non così leggera, unitamente a quanto già avvenuto in questi mesi. Il problema maggiore, secondo quanto riportato da Arera, è il costo del gas naturale e in particolare dell’approvvigionamento perché determina il 34.7% del totale in bolletta e quindi una cifra non così bassa.
Le preoccupazioni sono generalizzate per quanto riguarda i costi da corrispondere, di fatto si tratta di un aumento che solo per questo avrà un impatto di almeno 12,50 euro mensili rispetto a quanto spesa in precedenza, il tutto ovviamente relativamente a quella che è la spesa media per famiglia, quindi potrebbero esserci tariffe ben più corpose. Il problema è legato da un lato al prezzo del gas, dall’altro però è da ricollegarsi anche a una modifica generale degli assetti che, da come si apprende, potrebbero portare a nuovi risvolti proprio in termini organizzativi quindi per i contratti e la fruibilità.
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