Non tutti lo sanno ma chi svolge lavori usuranti ha diritto ad accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. Le misure più conosciute che si rivolgono a chi svolge lavori usuranti sono Quota 41 e Ape sociale. Ma entrambe presentano diversi svantaggi. Quota 41 ha un requisito contributivo molto alto: 41 anni. Inoltre, possono usufruirne solo ai lavoratori precoci, cioè coloro che hanno versato almeno un anno di contributi prima di aver compiuto 19 anni.
Con Ape sociale chi svolge un lavoro usurante può accedere alla pensione a 63 anni e 5 mesi con 36 anni di contributi. Tuttavia l’assegno previdenziale che riceverà non potrà superare 1500 euro al mese e non sono previste né la tredicesima né la quattordicesima. Con Quota 97,6 si evitano tutti questi svantaggi, questa misura è fruibile dagli addetti ai lavori usuranti e da chi lavora di notte.
Per accedere alla pensione con Quota 97,6 è necessario avere 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Questi requisiti valgono solo per i lavoratori dipendenti. Quelli autonomi possono, invece, beneficiare di Quota 98,6 che richiede di avere 62 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi. Attenzione, però, perché la data di scadenza è molto vicina, il termine ultimo per fare richiesta è l’1 maggio.