Non sempre è necessario lavorare fino a 67 anni, si può smettere anche 5 anni prima e ricevere una rendita mensile: tutto quello da sapere
L’età pensionabile portata a 67 anni non piace a nessuno, soprattutto ai lavoratori costretti a timbrare il cartellino così a lungo. Non sembra essere gradita neppure ai sindacati in quanto essendo molto elevata non facilita il ricambio generazionale nel mondo del lavoro. Ad oggi, però, cancellare la legge Fornero non è ancora stato possibile.
Non solo per la mancanza di risorse finanziarie sufficienti, ma anche perché il pesante crollo delle nascite che ha travolto il nostro Paese, rende difficile agevolare troppi prepensionamenti. Nonostante ciò, il Governo presieduto da Giorgia Meloni, per il 2024, ha riconfermato tutte le misure di pensione anticipata: Quota 103, Quota 41, Ape sociale e Opzione donna. C’è, poi, un’altra strada meno conosciuta ma molto utile che consente di smettere di lavorare anche 5 anni prima del previsto e avere una rendita mensile fino alla pensione.
Sicuramente sono in molti coloro i quali dopo anni e anni di lavoro vorrebbero finalmente poter smettere per godersi il proprio tempo libero ma purtroppo senza aver compiuto ancora 67 anni ciò non è possibile. In realtà, c’è una misura che consente a molte persone di ricevere una rendita anticipata fino alla pensione. Vediamo tutto nei dettagli.
Smettere di lavorare e vivere di rendita fino alla pensione è probabilmente il sogno di tutti. Ma in molti non sanno che c’è un modo per riuscirci. Grazie alla RITA- Rendita Integrativa Temporanea Anticipata- puoi uscire dal lavoro anche 5 anni prima e avrai ogni mese un assegno che ti consentirà di vivere finché non avrai raggiunto l’età giusta per ricevere la tua pensione di vecchiaia. In pratica se hai 62 anni e 20 anni di contributi, puoi non lavorare più e riceverai ogni mese una sorta di “rendita- ponte” che ti accompagnerà finché non avrai compiuto 67 anni.
A quel punto ti verrà riconosciuta la tua pensione di vecchiaia ordinaria. La RITA, tuttavia, non spetta a tutti i lavoratori, per ottenere questa rendita- ponte fino alla pensione, è necessario soddisfare certi requisiti molto specifici. Per avere diritto a questa prestazione è necessario che non manchino più di 5 anni dal raggiungimento dell’età pensionabile; avere almeno 20 anni di contributi di cui almeno 5 versati in un fondo integrativo.
Nel caso di perdita involontaria del lavoro, si può avere la RITA anche con 10 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile, cioè a 57 anni. L’importo della RITA non è fisso ma dipende dal montante contributivo versato nel fondo integrativo. Questa rendita ponte è cumulabile con la Naspi e con misure di prepensionamento come Quota 103, Ape sociale e Opzione donna.
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