Chi non si adegua rischia sanzioni fino a 10.000 euro in ambito di bonus edilizi: ecco cosa prevede il nuovo decreto “Agevolazioni Fiscali”
Il nuovo decreto “Agevolazioni Fiscali” introdotto dal Governo ha reso obbligatorio l’invio di specifiche informazioni relative ai bonus edilizi di cui si è beneficiato al fine di monitorare con maggior attenzione gli interventi di spesa pubblica concessi alle cittadine ed ai cittadini italiani. E chi non si adegua rischia grosso, ovvero sanzioni fino all’ammontare di 10.000 Euro.
Quali sono, dunque, le informazioni da trasmettere e a chi devono essere inviate? Ebbene, si tratta dei dettagli sugli interventi edilizi effettuati in ambito di efficientamento di tipo energetico e di tipo antisismico e devono essere inviati all’Enea ed al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche. In caso contrario, oltre alla salatissima multa decadranno anche i benefici fiscali per le nuove iniziative di intervento non dichiarate.
Uno sguardo ai dati necessari: cosa sappiamo già riguardo alle informazioni da inviare
A partire dallo scorso 30 Marzo, data di entrata in vigore del decreto, è cominciato, quindi, il conto alla rovescia dei 60 giorni necessari al Presidente del Consiglio dei Ministri per definire le modalità operative delle dichiarazioni da presentare insieme alle regole relative ai tempi di trasmissione da rispettare, attraverso la produzione e pubblicazione di un apposito decreto. Tra le informazioni che i beneficiari dei bonus saranno tenuti ad inviare all’Enea ed al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche saranno inclusi: i dati catastali dell’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi, il totale delle spese effettuate nell’anno in corso 2024 alla data di entrata in vigore del decreto.
E ancora le previsioni di spesa dalla data di entrata in vigore del decreto fino al termine dell’anno 2025 e le percentuali di detrazioni spettanti. I beneficiari obbligati ad effettuare la trasmissione dei dati sono stati individuati e descritti nel decreto “Agevolazioni Fiscali”: si tratta di due categorie distinte, ovvero i soggetti che hanno presentato la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) entro il 31 Dicembre 2023 e che, alla stessa data, non hanno terminato gli interventi; ed i soggetti che hanno presentato la CILA a partire dal primo Gennaio 2024.
Dunque il decreto, in vigore dal 30 Marzo, entro il prossimo mese di Maggio verrà compendiato delle modalità attuative presentate tramite apposito decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Nel frattempo, i beneficiari coinvolti nella misura potranno preparare la documentazione necessaria per non rischiare di disattendere le date di presentazione che verranno annunciate, incorrendo in pesanti sanzioni.