Svelata la classifica mondiale della formazione universitaria. Posizione prestigiosa per l’Italia, ecco dove si è classificata
Ormai sempre più giovani, una volta concluso il periodo di scuola superiore, decidono di iscriversi all’università. Sono diversi gli atenei sparsi per il territorio che danno modo di approfondire le proprie conoscenze e di ottenere qualifiche atte a trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. E non mancano coloro che decidono di trasferirsi all’estero, col fine ultimo di arricchire il proprio curriculum prima, magari, di fare ritorno in patria.
Ma quali sono i migliori istituti universitari al mondo? A quali sarebbe meglio affidarsi e quali invece andrebbero evitati? Finalmente abbiamo una risposta definitiva. È stata infatti pubblicata l’annuale classifica dei migliori atenei di tutto il pianeta. E l’Italia non è da meno, con una posizione prestigiosa e di lustro che vi farà ricredere sulla voglia di trasferirvi all’estero per studiare. Ecco tutti i dettagli, a dimostrazione degli sforzi in ambito accademico messi in campo dal nostro paese negli ultimi anni.
In ambito accademico, l’Italia non ha nulla da invidiare al resto del mondo. O almeno, questo è quanto emerso dalla quattordicesima edizione della classifica mondiale delle università redatta da Qs. Secondo i dati emersi, infatti, l’Italia occupa la seconda posizione in Europa dietro la Germania. A livello globale si è guadagnata il settimo posto.
Per arrivare a questo risultato, sono state prese in considerazione alcune discipline nello specifico. A dominare è l’Università di Harvard, che occupa il primo posto con ben 19 discipline in cui viene definita la migliore. A seguire c’è il Mit Masschussets con 11 discipline. Spazio poi come detto alle università italiane, con ben 56 atenei su un totale di 577 piazzamenti. Si parla di un aumento netto rispetto all’edizione precedente, a dimostrare come le performance siano in stabile crescita.
Settimo posto a livello globale per numero di ingressi in classifica, e ottavo per numero di università presenti. Con un secondo posto per inserimenti nella top ten mondiale delle materie subito dopo i Paesi Bassi. A registrare l’incremento maggiore è stata l’università La Sapienza di Roma, con un aumento del 21%. Poi c’è l’università Luiss Guido Carli con un miglioramento del 17% e il Politecnico di Milano col 17% in più. Mancano le università di prestigio del sud Italia, ad eccezione di quelle napoletane. La speranza e che nei prossimi anni si possano registrare ulteriori aumenti, per un fenomeno che non vuole fermarsi.
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